Agenesie dentali
Con il termine agenesie dentali si fa riferimento alla mancata formazione di uno o più denti. Si tratta di un fenomeno abbastanza presente nella popolazione e non affatto raro. In linea di massima colpisce più le donne che gli uomini, per ragioni ancora sconosciute. Le cause sono varie, ma in genere si possono ricondurre a dei problemi a carico del follicolo dentale.
Oltre a inficiare le funzionalità della bocca, le agenesie possono creare un disagio psicologico nel rapporto con se stessi e con gli altri. Alcuni dei denti che mancano più spesso sono gli incisivi laterali dell’arcata dentaria superiore, che essendo visibili creano ancor più imbarazzo. Ma possono essere anche altri elementi dentari a mancare come i secondi premolari.
Lo Studio Mercuri è specializzato nel trattamento delle agenesie dentali, per restituire ai pazienti la bellezza e la salute del loro sorriso. Scopriamo quindi cosa sono, quali sono le cause e come le curiamo nei bambini e negli adulti.

Cosa sono le agenesie dentali
Come già accennato le agenesie dentali consistono nella mancanza di alcuni denti, da latte o permanenti. In caso di assenza di un dente da latte, il permanente corrispondente sarà di conseguenza assente.
Tale anomalia oltre a riguardare l’aspetto estetico della persona può anche determinare problemi di malocclusione. I denti vicini possono infatti spostarsi o divenire storti. Per tali ragioni è fondamentale intervenire il prima possibile, allo scopo di evitare soluzioni più invasive come gli interventi chirurgici e l’implantologia. Con il passare del tempo la situazione non può che degenerare, per cui il consiglio che diamo è di sottoporsi il prima possibile a una visita ortodontica.
Un problema simile non va per nulla sottovalutato, per le conseguenze anche gravi a cui può appunto portare. Alcuni casi di agenzie dentali rientrano nei casi presi in carico dall’Assicurazione Invalidità (AI).
Cause delle agenesie dentali
Le cause delle agenesie dentali sono varie, ma in prevalenza sono dovute a fattori genetici ed ereditari. Ad esempio, non é raro trovare nella stessa famiglia piu’ persone con questo problema.
Il trattamento delle agenesie dipende strettamente dall’età del paziente. Nel caso dei bambini può infatti non essere necessario intervenire, trattandosi dei denti da latte. In genere nei piccoli pazienti le agenesie sono diagnosticate intorno ai 6/10 anni, quando i denti decidui non cadono poiché non sono stimolati dai permanenti. Oppure cadono ma non ricrescono più. Per tali motivazioni consigliamo ai genitori di far sottoporre i bambini a una visita almeno intorno ai 3 anni di età per avere un quadro generale dell’arcata dentaria, e individuare in maniera precoce la presenza di uno sviluppo alterato e altre problematiche.
Come curiamo le agenesie dentali
Prima di approntare un percorso terapeutico, verifichiamo la situazione generale con una radiografia panoramica. La radiografia è necessaria per controllare lo spessore dell’osso mascellare e la struttura ossea. In questo modo possiamo stabilire se siamo di fronte a un caso di agenesia dentale o di inclusione ossea. Quest’ultima è una patologia a causa della quale i denti non hanno spazio per uscire e restano inclusi nell’osso mascellare.
Inoltre riusciremo a capire se vi è anche un affollamento dentale, nei casi di agenesie parziali, per stabilire un percorso curativo a 360 gradi.
Una possibile alternativa terapeutica é rappresentata dal trattamento ortodontico che permette di effettuare una chiusura degli spazi delle agenesie.
Un altro metodo è rappresentato dall’intervento di implantologia, un rimedio conservativo che comporta l’inserimento di una vite in titanio nello spazio vuoto lasciato dal dente mancante. Nello step successivo si applicano le protesi artificiali fisse. Optiamo per questa soluzione valutando l’età del paziente, il tipo di agenesia presente, la situazione delle gengive ecc.
Non esiste una scelta migliore di un’altra perché la terapia va individualizzata caso per caso in base all’età, al tipo di osso del paziente e alla sua tipologia scheletrica.
A proposito dell’età, i pazienti che soffrono di agenesie non possono sottoporsi a un intervento di implantologia fino alla fine della crescita che per la donna é a circa 18 anni e per l’uomo intorno au 20-21 anni. Nel caso dei pazienti pediatrici in cui si deciderà di rimpiazzare profeticamente il dente mancante, cercheremo quindi di preservare più a lungo possibile il dente da latte, se ad esempio il dente mancante è un premolare. Lo spazio deve essere conservato per installare l’impianto appena sarà possibile, ma comunque alla fine della crescita.
Se il dente mancante è un incisivo si potrà installare una protesi in una fase successiva, e nel frattempo mantenere lo spazio con un ponte provvisorio. Come abbiamo avuto modo di analizzare quindi se l’agenesia riguarda i pazienti pediatrici l’azione di monitoraggio nel tempo da parte dello specialista è di basilare importanza. Le cure adeguate consentiranno un futuro migliore dal punto di vista della salute.
Solamente quindi sottoponendosi alla visita accurata del dentista è possibile stabilire la presenza di un problema di agenesie dentali e studiare le soluzioni adeguate al proprio caso.