Ortodonzia invisibile
Negli ultimi anni l’ortodonzia ha fatto numerosi passi avanti, cercando di andare incontro alle motivazioni estetiche dei pazienti. D’altra parte è anche giusto che si guardino questi aspetti. Portare un apparecchio può infatti rappresentare un disagio per alcune persone, specialmente quando si è costretti a mostrarlo in pubblico.
A tal proposito ci viene incontro la cosiddetta ortodonzia invisibile. Sorridere facendo vedere l’apparecchio può non essere un fatto semplice per tutti, e d’altra parte è una reazione abbastanza comprensibile. Questo tipo di ortodonzia costituisce un’ottimo modo per conciliare aspetti estetici e funzionali, laddove sia possibile farne uso.
Lo Studio Mercuri si avvale dell’ortodonzia invisibile per andare incontro alle esigenze estetiche dei pazienti in caso di anomalie nell’allineamento dei denti. Vediamo quindi in cosa consiste con precisione tale ramo dell’ortodonzia e quali sono i metodi più diffusi ed efficaci. Si tratta di una pratica molto amata dagli adulti, ma può essere utilizzata anche nei bambini.
In cosa consiste l’ortodonzia invisibile
L’ortodonzia invisibile è una branca dell’ortodonzia che punta a correggere la posizione anomala dei denti utilizzando degli apparecchi non visibili, se non osservandoli da vicino.
È il caso ad esempio delle mascherine trasparenti, che sono rimovibili per mangiare e lavarsi i denti. Quest’ultime vanno indossate per tutto il giorno, con una pausa di massimo 2 ore totali. Sono molto pratiche da usare e possono far ottenere dei buoni risultati nel tempo. Non esistono però mascherine adatte a tutti, in quanto per essere veramente efficaci devono essere necessariamente personalizzate sulla base delle caratteristiche dell’arcata dentaria del paziente.
Sia le mascherine che l’ortodonzia linguale sono invisibili. La differenza consiste nel fatto che le mascherine sono mobili, mentre l’apparecchio linguale è fisso.
Nel nostro Studio offriamo quindi tutte le soluzioni possibili per correggere la posizione dei denti tramite l’ortodonzia invisibile. Ciò è possibile tramite una visita in cui ci accertiamo della condizione dell’arcata dentaria del piccolo paziente.
Metodologie di ortodonzia invisibile nei pazienti pediatrici
Le mascherine trasparenti possono essere utilizzate efficacemente anche nei pazienti pediatrici.
Grazie a questa tecnica si possono risolvere diverse problematiche come ad esempio:
- Mancanza di spazio per i denti permanenti
- Morso crociato o cross-bite
- Inversione dell’incisivo per la caduta tardiva del dente da latte
- Palato stretto
- Morso aperto anteriore
I vantaggi di questo metodo sono svariati, oltre al fatto di essere invisibile. Innanzitutto non è necessario prendere delle impronte con l’alginato, in quanto viene eseguita una scansione 3D della bocca del piccolo paziente. Le mascherine sono rimovibili e può quindi essere curata l’igiene orale con maggiore facilità, evitando così l’accumulo della placca. Non vi sono materiali metallici che possono provocare allergie o irritazioni.
Per quanto riguarda l’età di utilizzo, solitamente procediamo con questo metodo tra i 6 e i 10 anni, ovvero nella fase dello sviluppo in cui si può intervenire con un maggiore successo e con possibilità più ridotte di eventuali recidive. Ma ovviamente anche più avanti può essere utilizzato con riscontri positivi.
Ovviamente i risultati si possono avere se si ha una certa costanza nell’utilizzo, seguendo le modalità indicate da noi specialisti. In questo senso i genitori, specialmente con i pazienti più piccoli, hanno un ruolo centrale nel fare in modo che l’apparecchio sia utilizzato correttamente.
Allineare i denti, riportandoli nella loro posizione naturale, non è solo un fatto estetico. Ciò è importante per ripristinare le funzioni della bocca: dalla masticazione, alla respirazione, alla fonazione. Per questo è fondamentale la prima visita ortodontica da effettuare il prima possibile, per valutare la presenza di eventuali malocclusioni nell’arcata dentaria nei bambini.
Prima si individuano le anomalie e maggiori sono le possibilità di successo delle terapie adottate. Rimandare questo primo appuntamento dall’ortodonzista può infatti portare in futuro a conseguenze anche gravi, per cui diventa necessario ricorrere alla chirurgia o ad altri interventi molto più invasivi.